BERGAMO GARA 9 GENNAIO 2015, PICCOLI
Una trasferta emozionante piena di ricordi da conservare. Diversa da quella di Biella certo, con assenze importanti del calibro di Marco e Ludovico; ma con Antonio e Francesco sempre presenti insieme ad una ragazza niente male. La notevole Federica , che in quel viaggio prese il posto di Marco come navigatore personale dell’autista oltreché come accompagnatrice degli atleti del club scherma Chivasso. Il risultato però non cambiò, grazie alle indicazioni dettagliate della nostra Federica non finimmo davanti alla casa di Don Rodrigo come accadde l’ultima volta, ma prendemmo l’uscita sbagliata in autostrada finendo così a pochi chilometri dallo stadio Giuseppe Meazza in San Siro. Chiaramente indescrivibili i nostri pensieri alla scoperta di questo errore. Dall’ora e mezza di viaggio prevista ce ne mettemmo due. Dopo un girovagare immenso riuscimmo ad arrivare al palazzetto dello sport di Bergamo allestito per la gara schermistica. Una gara infinita, lunghissima e stancante per atleti ed allenatori. Al termine di essa, l’ora sull’orologio segnava le 21:20; dalle 10:30 ora del nostro arrivo mi sembrò giunto il momento di tornare a casa. Il viaggio di ritorno fu un momento di grande riflessione per tutti e tre. Io mi concentrai al massimo sulla guida e sulle strade giuste da prendere per evitare di fare la stessa fine dell’andata. Federica invece trovò il tempo di mangiare quello che si era preparata la mattina, in particolare schiacciatine e brioches a quel punto della giornata ormai immangiabili. Così immangiabili che praticamente tutto il pacco di schiacciatine che ormai erano diventate mangime per galline finirono fuori dal finestrino. Nonostante la stanchezza, la fanciulla trovò comunque il modo di rompermi le scatole insieme a Francesco. Cambiò la destinazione certo, cambiarono i protagonisti ma il suo ruolo rimase lo stesso; e cioè quello del disc jockey della giornata. Questo fu il ruolo di Francesco che approfittò anche di qualche momento di silenzio per sprofondare in un sonno quasi perpetuo sfruttando il fatto che si trovava sui sedili posteriori. Inserì ogni genere di musica: dagli Alan Parsons Project ai Pink Floyd, da Max Pezzali a Ligabue e poi altri brani cantati da personaggi del tutto incapaci come Bob Marley, Whitney Houston e Phil Collins. Qualche volta si unì a Federica per rompermi le balle. Un’avventura economicamente massacrante, tra caselli autostradali (controllati da addetti simpatici come gatti attaccati ai maroni) e panini al bar del palazzetto i nostri portafogli si svuotarono del tutto. Fu una giornata lunghissima con colpi di scena esilaranti e avvincenti. Dopo quel viaggio tornammo a casa tardissimo e nelle settimane successive prendemmo tutti l’influenza per tutto il freddo accumulato in quella trasferta. Questo è un secondo manoscritto ritrovato qualche mese dopo quello di Biella. Sembra che altri manoscritti siano stati prodotti. Ora bisogna solo approfondire le ricerche per trovarli, magari controllando le gare alle quali questa compagnia di ragazzi ha partecipato.